Il 1 gennaio 2023 termina la proroga che, a tutt’oggi, concede alle guardie giurate che abbiano partecipato a missioni internazionali quali membri delle Forze Armate, per almeno 6 mesi, di operare servizi antipirateria (qui il riassunto delle puntate precedenti). In sostanza chi vorrà fare questo lavoro, dal 2023 dovrà seguire dei corsi e superare degli esami (che sinora non erano stati organizzati causa Covid e altri rallentamenti). La circolare del Ministero dell’Interno 23 giugno 2022 fornisce indicazioni più specifiche su tali corsi, armonizzando i due interventi che si sono susseguiti nel tempo (disciplinare del 2015 e provvedimento 3 marzo 2022) e semplificando le procedure, anche in un’ottica di riduzione dei costi.
Oltre a mettere a disposizione un compendio di studio per i candidati, si prevede che le guardie candidate debbano seguire un corso teorico-pratico, presso la Marina Militare di Brindisi, di 3 giorni lavorativi (per un totale di 25 periodi di lezione di 50 minuti l’uno). Il corso non riguarderà nè le macchine radiogene nè l’addestramento al tiro, già assorbiti da altre qualifiche, ma la pura materia antipirateria e terminerà con un esame. L’attestato di frequenza verrà presentato alle Commissioni Prefettizie, che rilasceranno il certificato all’operatività per servizi antipirateria.
Clicca qui per scaricare la circolare del-23.06.2022 Antipirateria