L’On. Mauro Rotelli (FDI) ha presentato un’interrogazione a risposta scritta alla Camera, indirizzata al Ministro dell’Interno, per denunciare il diffuso utilizzo, da parte di committenze della grande distribuzione ma non solo, di soggetti non professionali al fine di gestire i flussi per garantire il distanziamento sociale anti Covid-19. Al posto di guardie giurate, operatori fiduciari o addetti ai servizi di controllo, infatti, la cronaca parla dell’utilizzo di soggetti e imprese non qualificati, con serie conseguenze per la sicurezza dei lavoratori e della stessa collettività che si vorrebbe tutelare. Il tema è ancora più caldo in previsione dell’impiego di 60.000 “assistenti civici”, reclutati tra le fila del volontariato, che il Governo vorrebbe schierare per svolgere tali servizi nelle aree pubbliche.
Poichè – si legge nell’interrogazione – il settore della sicurezza privata, seppur normato, lascia spazio a diverse interpretazioni sulla corretta figura professionale da adottare per svolgere queste mansioni, sarebbe necessario che il Ministero desse indicazioni più specifiche in merito. Non solo per evitare i fenomeni di abusivismo già citati, ma anche – aggiungiamo noi – per non mandare allo sbaraglio mandrie di improvvisati …a loro rischio e pericolo.
L’interrogazione enuclea le necessarie competenze di sicurezza che dovrebbero essere possedute dai professionisti addetti alla corretta gestione dei flussi:
– preparazione nella gestione di flussi di persone e situazioni di conflitto
– capacità di assumere comportamenti con finalità di controllo, nel rispetto della normativa in materia di ordine e sicurezza pubblica
– capacità di operare in sicurezza con nozioni di primo soccorso, prevenzione incendi e tecniche di intermediazione
– assunzione di comportamenti idonei ad assicurare la tutela della salute
– utilizzo di adeguate tecniche di comunicazione per gestire eventuali situazioni a rischio.
Clicca qui per scaricare L’interrograzione a risposta scritta 4/05250