ROMA – Il mese di settembre si prospetta denso di appuntamenti per la vigilanza privata, con ben due presidi romani a distanza di sette giorni l’uno dall’altro.
Il primo, programmato per l’11 settembre 2013 sotto le bandiere del Quirinale e firmato AGRI, chiede “un reale cambiamento nel mondo delle guardie particolari giurate“. Obiettivo della manifestazione: una politica di sicurezza lungimirante e lo status di pubblico ufficiale per le guardie giurate nell’esercizio delle loro funzioni. E lo slogan “tutti uniti sotto un unico nome: Guardie Particolari Giurate“.
Il secondo, programmato per il 19 settembre a Piazza Montecitorio e firmato A.N.G.G.I., dice basta a salari inadeguati e aziende che fanno il bello e il cattivo tempo e denuncia l’indifferenza delle istituzioni di fronte alle troppe guardie giurate che cadono sul lavoro. Al grido di “A.N.G.G.I. dice basta”, la manifestazione intende portare in piazza lavoratori, sindacati e altre associazioni analoghe.
In sostanza entrambe le Associazioni chiedono più attenzione per le guardie giurate e invocano l’unità della categoria. Allora perchè fissare due presidi tanto simili e tanto ravvicinati da farsi quasi concorrenza? Spero di sbagliarmi, ma in questi tempi di scoramento generale, dove la gente non scende in piazza nemmeno a spinta, si rischia di dar vita non ad uno, ma a due sparuti capannelli di gente che si fischia addosso. Uno spettacolo che servirebbe su un piatto d’argento ai nostri già troppo disattenti politici una bella – e definitiva – scusa per non ascoltare più nessuno. Perchè la politica è fatta di numeri. Naturalmente spero di sbagliarmi e formulo i migliori auspici ad entrambe la manifestazioni.
Resta però da chiedersi cosa faranno i sindacati: appoggeranno queste manifestazioni? Perchè è indubbio che il fiorire di associazioni tra lavoratori della vigilanza privata sia indice di un malessere, per non dire di una crescente sfiducia, verso l’attività sindacale di tipo tradizionale.
O forse è solo il segno dei tempi.