Ma il mondo sa qualcosa del settore vigilanza? I clienti hanno idea di come operano e di quali rischi corrono le guardie giurate? Riescono ad immaginare le difficoltà – ambientali, sociali, economiche – che devono affrontare quotidianamente le imprese di sicurezza? A giudicare dal valore economico degli appalti, si direbbe di no.
Vigilanza Privata Online inaugura una serie di interviste a chi vive e soffre il mercato giorno dopo giorno, notte dopo notte, territorio dopo territorio.
Partiamo dalla Sardegna con un’intervista a Iolanda Farris, Presidente e Legale Rappresentante di La Sicurezza Notturna.
Partire con dieci righe di “identikit aziendale”: storia, posizione sul mercato, punti di forza dell’azienda.
La Sicurezza Notturna Srl nasce nel 1936 e vanta il primato in Sardegna tra gli istituti di Vigilanza Privata con servizi tradizionali di piantonamento, ma anche telesorveglianza, antitaccheggio, trasporto valori, contazione e giacenza denaro e infine servizi fiduciari. Con un organico di 200 dipendenti, operiamo tra le province di Cagliari, Oristano e Sassari e vantiamo una posizione sul mercato riconosciuta e storicamente importante, nonostante la forte concorrenza portata dall’avvento dei grossi gruppi in Sardegna. Conoscendo però perfettamente il territorio e il tessuto sociale sardo, abbiamo realizzato un segno positivo anche nel 2015 nonostante la concorrenza agguerrita, e per il 2016 prevediamo di guadagnare nuove fette di mercato.
Quali sono le caratteristiche del vostro territorio d’elezione e come ne soddisfate le esigenze di sicurezza?
Dal punto di vista ambientale e geografico, il territorio su cui operiamo si presenta estremamente complesso: la rete stradale non è nemmeno paragonabile ad un manto di natura autostradale e alcune zone sono talmente impervie che per raggiungere luoghi nemmeno troppo lontani sono richieste tempistiche esagerate. La popolazione (1.500.000.00 abitanti in tutta l’isola) in genere non è poi orientata all’investimento in sicurezza, e questo nonostante il tasso di criminalità in loco sia aumentato in maniera esponenziale. Per far fronte a queste difficoltà, cerchiamo sempre di garantire una qualità diversa investendo in tecnologie e in formazione specifica, con l’obiettivo di crescere sotto tutti i fronti. In particolare su quello qualitativo che ci ha sempre contraddistinto.
Come avete accolto la riforma in atto ormai dal 2008 e in particolare il percorso di formazione, capacità tecnica e certificazione richiesto alle aziende?
La riforma del 2008 è stata lungamente attesa, quindi l’abbiamo accolta in maniera assolutamente favorevole. Il vuoto normativo nel quale abbiamo operato per anni aveva infatti dato spazio ad improvvisatori senza scrupoli e privi delle benché minime competenze. Siamo quindi molto soddisfatti che la nostra attività sia normata e in qualche modo blindata: finalmente spariranno i pirati della vigilanza. Attendiamo, poi, con ansia la piena operatività e applicazione del nuovo codice degli appalti: la speranza è quella di riuscire ad evitare appalti fortemente politicizzati – su questo punto bisognerebbe lavorare parecchio. Un altro aspetto da valutare è che molti appalti vengono aggiudicati a livello nazionale e poi subappaltati in Sardegna (come in altre regioni) a tariffe ridicole a causa del doppio passaggio. Anche su questo ci sarebbe da ragionare.
Cosa vedete nel futuro del settore vigilanza e sicurezza (prevalenza di disarmato e tecnologie, droni e robot al posto delle gpg, mercato più polarizzato, etc)?
Con grande rammarico, nel futuro vediamo una prevalenza di disarmato e tecnologie anche se, a mio giudizio, sarebbe davvero inopportuno sostituire le guardie giurate in genere.
Un episodio significativo per il vostro Istituto?
Le riporto un fatto dello scorso 2 Luglio. Di fronte ad una tentata rapina ai danni di un furgone blindato, la prontezza delle nostre guardie ha fatto sì che il carico in denaro si salvasse interamente. Le guardie si sono infatti accorte qualche minuto prima della rapina in corso ed hanno dato l’allarme continuando la marcia, nonostante i numerosi spari esplosi dai malviventi nella parte posteriore del furgone. Altri banditi hanno poi bloccato la strada frontalmente, ma le guardie hanno azionato il dispositivo di spuma block, una resina impossibile da rimuovere che ha lasciato i criminali …a mani vuote. Risultato: guardie salve, carico salvo, delinquenti in fuga, clienti soddisfatti. Non possiamo che essere orgogliosi delle nostre guardie.