Tesserino ministeriale e accesso regolamentato alle banche dati della pubblica amministrazione: sono i due principali obiettivi per il 2020 di Federpol (Federazione Italiana Istituti per le Investigazioni, le Informazioni e la Sicurezza). Il comparto delle operazioni di intelligence svolte dalle agenzie investigative private, che conta oltre 1.800 imprese per un totale di 12mila addetti e un fatturato di circa 500 milioni di euro, è penalizzato rispetto ad altre professioni. Ad oggi non si ravvisano infatti limiti giuridici che impediscano agli investigatori privati italiani di esercitare un diritto che negli altri Paesi è garantito.
“È arrivato il momento che il ministero faccia chiarezza, concedendo ai detective italiani di praticare un loro diritto e di allinearsi a quanto già accade nelle democrazia più aperte ed evolute. Chiediamo un incontro urgente al ministro Luciana Lamorgese” – dichiara Luciano Tommaso Ponzi, presidente di Federpol.