Ecco un’altra Lettera al Direttore sulla drammatica condizione di chi si occupa di portierato. Un’indicibile vergogna non solo salariale (sotto i limiti costituzionali) e contrattuale, ma anche operativa. Gli operatori fiduciari sono spesso abbandonati al loro destino (e alle ire della gente o di committenti senza scrupoli), spesso senza pause e con orari molto pesanti e non di rado vengono chiamati a svolgere mansioni che sarebbero proprie delle guardie giurate. Il tutto per un salario pari a 3,80 euro all’ora. Si era parlato in passato di attivare un salario minimo per questa (come per altre) categorie di lavoratori, ma con il Covid tutto è caduto nel dimenticatoio. Ma il tempo di cambiare le cose è ora, in tempi di (si spera, prima o poi) rinnovo del CCNL di settore. Questa è la lettera.
“Salve VigilanzaPrivataOnline,
sono un giovane operatore fiduciario, sotto i 25 anni, con tantissima voglia di crescere e di costruire un futuro intorno al settore in cui mi trovo. Dopo anni di tentativi, finalmente vengo chiamato per lavorare in supporto delle misure di contenimento contro il Covid-19. Mi si presenta una grande opportunità tramite un grande istituto di vigilanza a livello nazionale e all’interno di una realtà industriale che onora il nostro tricolore e lo porta in tutto il mondo. Firmo un contratto mensile con paga misera, con la speranza di diventare grande in questo settore tanto desiderato. Allora comincio questa avventura, carico! Non bado agli orari: sveglia alle 3:30 del mattino, inizio servizio alle 5:00 fino alle 17:00 (se tutto va bene). Così per un mese, due, tre.
Chiedo pausa pranzo, RIFIUTATA. Chiedo una pausa ogni 3/4 ore per un caffè: NEGATA! Possibilità scarsa di andare al bagno; possibilità scarsa di organizzare la settimana in base ad orari e giorno di riposo; possibilità scarsa di chiedere spiegazioni. Tutto questo perché l’azienda lascia pieni poteri ai vertici dello stabilimento e, tutto ciò, per 3,80EURO l’ora.
Il servizio, poi, è assurdo. Siamo lasciati per strada al freddo, al caldo, con pioggia e vento, sotto nessun controllo e supporto di altri colleghi. Noi, semplici operatori fiduciari, semplici addetti non armati, noi semplice “portierato!” E il servizio all’interno? Siamo lasciati in balìa di migliaia di operai che ti offendono e insultano per avergli chiesto solamente di indossare la mascherina.
E’ possibile sopportare tutto ciò? E’ possibile che lo Stato permetta agli istituti di trattarci (o farci trattare) così?
E’ possibile che i Governi diano possibilità di farci pagare meno di 4 euro l’ora senza avere diritto ad una pausa caffè e bagno?
Allora noi a cosa serviamo? Perché veniamo definiti “portierato” se facciamo il lavoro di una GPG?
Cara redazione di VigilanzaPrivataOnline,
ti scrivo questa lettera per chiederti di dare forza al nostro grido di giustizia, perché non vogliamo essere trattati da guardie di serie B, ma soprattutto perché vogliamo, insieme al resto del settore, una regolarizzazione del contratto nazionale. E’ arrivato il momento che lo Stato si assuma le proprie responsabilità per un settore dimenticato che oggi, nel 2020, è in prima linea nella lotta contro la diffusione di questo virus, e siamo ovunque: banche, poste, negozi, centri commerciali, piazze e già da prima in porti, aeroporti, ferrovie, treni, pullman, autobus ecc. Se non siamo indispensabili che ci mettano i Vigili Urbani (con tutto il rispetto) e pongano fine a tutto questo sfruttamento che è la Vigilanza armata, soprattutto i servizi fiduciari!
Scrivo questa lettera perché ho letto un vostro articolo simile alla situazione in cui mi trovo io e altri colleghi del mio istituto, ma sono sicuro che sia così in tutta Italia. Spero che potrete divulgarla tramite la vostra immagine e dare forza alla nostra brutta situazione, sperando finalmente che potremo riunirci tutti un giorno da tutte le parti d’Italia e farci sentire sotto un unico grido “giustiuzia per la categoria”.
Grazie per l’attenzione da un semplice portierato.