Anche la vigilanza privata al “Forum tra le imprese” per ricostruire l’Italia

06 Lug 2020

di Ilaria Garaffoni

Il prossimo 14 Luglio a Roma, Federsicurezza (Federazione del settore della Vigilanza e Sicurezza Privata) parteciperà al “Forum tra le Imprese”, un progetto di confronto organico – non episodico o legato alla mera contingenza sanitaria – tra tre mondi che necessitano di dialogare in maniera continuativa: impresa, professionisti e accademia. Federsicurezza porterà al tavolo di discussione l’esperienza del settore Vigilanza Privata, che da sempre si scontra con un interlocutore amministrativo iper burocratizzato e talvolta irrispettoso delle regole da lui stesse formulate.

Il Forum tra le Imprese, che si terrà in presenza e a porte chiuse, è finalizzato ad elaborare delle risposte del lungo periodo che mettano al riparo i fondamentali dell’economia italiana, e al contempo riescano a cogliere il potenziale che questa crisi reca con sé, ossia l’occasione per ripensare e rimodulare, non solo in termini di meri slogan, la struttura farraginosa e pesante della burocrazia italiana e della pubblica amministrazione e il complesso e spesso squilibrato rapporto tra imprese e potere pubblico.

Altissimo il profilo delle figure che presenzieranno al Forum, in rappresentanza dei principali corpi intermedi del sistema associativo italiano, delle imprese di maggior rilevanza e del mondo professionale ed accademico ai più alti livelli.

Federsicurezza, rappresentata dal Presidente Luigi Gabriele, porterà al tavolo di discussione l’esperienza di un settore, quello della Vigilanza e Sicurezza Privata, che si scontra da sempre con una macchina burocratica asfissiante ed un interlocutore amministrativo spesso disattento e incapace di rispettare regole da lui stesse formulate.

L’Amministrazione dell’Interno, tanto solerte nell’emanare circolari interpretative ancor più ingarbugliate degli originali – dichiara l’Avvocato Gabriele – dovrebbe ampliare il raggio di intervento dei nostri operatori, anziché regolamentare ad oltranza quanto già (spesso inutilmente) imbrigliato. Servono sgravi fiscali per chi deve – non solo vuole – dotarsi di strumenti di sicurezza, con una riduzione dell’IVA che oggi si attesta sui massimi, nonostante l’indispensabilità – anche sociale e sanitaria – dei nostri servizi. Crediamo che solo dal dialogo possa scaturire un progetto serio di sburocratizzazione e di semplificazione per le imprese del settore”.

 

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