Antipirateria: ancora proroghe per la formazione della vigilanza privata

02 Mar 2022

di Ilaria Garaffoni

Il Decreto Milleproroghe permette, fino al 31 dicembre 2022, di continuare ad impiegare nei servizi antipirateria le guardie giurate anche se queste ultime non hanno superato i corsi teorici-pratici richiesti dalla norma, purchè abbiano partecipato per almeno sei mesi, come membri delle Forze armate, alle missioni internazionali in incarichi operativi. Un’attenzione politica inattesa, viste le problematiche di ben più ampia portata che attraversano il paese, e che tuttavia – a distanza di 10 anni – ancora non affronta la questione della formazione prevista dal DM 154/09, limitandosi a procedere a colpi di proroghe. Ci auguriamo che chi ha lavorato in questi 10 anni sul campo nell’antipirateria si possa almeno evitare l’esame prefettizio.

Comunicato di ConFederSicurezza

“Con l’ok definitivo del Senato al Decreto Milleproroghe sarà ancora possibile, fino al 31 dicembre 2022, impiegare nei servizi antipirateria le guardie giurate anche nel caso in cui non abbiano superato i corsi teorici-pratici richiesti dalla norma, purchè abbiano partecipato per almeno sei mesi, come membri delle Forze armate, alle missioni internazionali in incarichi operativi.

Un risultato per il quale ConFederSicurezza ritiene doveroso ringraziare gli On. Alberto Pagani, Presidente del Gruppo Pd in Commissione Difesa, ed Emanuele Prisco, deputato di Fratelli d’Italia e membro della I Commissione (Affari costituzionali, della presidenza del consiglio e interni). Per il Presidente Luigi Gabriele è “grazie alle competenze che la politica, a livello trasversale, ha prestato a favore del comparto, che la nostra realtà – i cui riferimenti istituzionali sono stati negli ultimi anni per lo più assenti – ha ricevuto la doverosa attenzione.

Ricordiamo tuttavia che quest’anno “festeggiamo” il decennale del D.M. 266/12, attualmente modificato dal D.M. 139/19, che vedeva i termini della prima deroga al 31.12.2012. Nonostante siano trascorsi ben dieci anni – spiega Gabriele – ci troviamo infatti ancora impanatanti in un problema – quello dello formazione sancita dal D.M. 154/09 -, dai tratti apparentemente insuperabili.

I nostri molteplici inviti al confronto – da ultimo la richiesta, avanzata da ConFederSicurezza il 22 gennaio del 2021, di istituire con urgenza un tavolo tecnico permanente per il settore dell’antipirateria marittima, attese le notevoli difficoltà operative e logistiche riscontrate dalle aziende a causa della pandemia – sono rimasti del tutto inascoltati del Ministero dell’Interno, dal quale non abbiamo ricevuto alcun tipo di riscontro. Nessuno sembra essersi posto il problema – prosegue Gabriele – di come abbiano potuto le aziende italiane assicurare un sevizio tanto delicato e complesso, come quello dell’antipirateria marittima, che dal 2015 ha di fatto rimpiazzato in toto la Marina Militare.

Ad oggi ogni missione di protezione viene svolta in piena autonomia, senza alcun sostegno, neppure formale, a livello di supporto logistico e informativo. ConFederSicurezza – conclude – prosegue nel suo impegno per arrivare ad una soluzione che consenta a tutti coloro che negli ultimi 10 anni abbiano espletato il servizio di protezione in deroga alla prevista formazione di poter continuare a lavorare, indipendentemente dal previsto esame prefettizio, avendo ampiamente comprovato le proprie competenze e professionalità nelle varie missioni operative”.

 

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