Basile compra l’IVRI e ci mette la faccia

12 Giu 2014

di Ilaria Garaffoni

Rosario BasileE’ stato formalizzato il closing della compravendita del colosso IVRI da parte del Gruppo Basile, che detiene, tra l’altro, KSM, Sicurtransport, Sicurcenter, Saetta Trasporti e Argo. Gli Istituti di Vigilanza Riuniti d’Italia, da tempo oggetto di offerte d’acquisto da parte di cordate d’impresa, private equity e singoli Istituti, passano quindi al colosso più rappresentativo dell’Italia meridionale nel settore sicurezza, vigilanza privata e trasporto valori, guidato dalla storica famiglia Basile. Con questa operazione, del valore complessivo di 65 milioni di euro, la holding BIKS (Basile IVRI KSM Sicurtransport) dà vita al più importante gruppo di vigilanza privata in Italia, con un market share di partenza del 14%. In questa intervista esclusiva a www.vigilanzaprivataonline.com, l’avvocato Rosario Basile racconta obiettivi e retroscena dell’operazione.

Intervista a Rosario Basile, Presidente del Cda di BIKS Holding

IVRI è stata a lungo oggetto di offerte d’acquisto da parte di cordate d’impresa, private equity e singoli Istituti. Poi, con un’operazione lampo, la proprietà è passata alla famiglia Basile.
Perdoni la domanda fin troppo diretta, ma perché ha scelto di comprare l’IVRI?

Opero in questo mercato da molti anni e ho visto il mercato evolversi profondamente, spesso – purtroppo – in senso involutivo. Lotte fratricide per accaparrarsi i lavori, tariffe ai limiti della sopravvivenza aziendale, far west normativo ed entità senza volto e senza nome che applicano modelli di business asettici in un settore delicatissimo come la sicurezza privata. Era necessario normalizzare il mercato, riequilibrare le posizioni e le commesse, rivitalizzare un gruppo che ha contribuito a fare la storia di questo settore. Un settore nel quale ancora una volta abbiamo creduto e per il quale abbiamo scelto di rischiare. Ecco perché abbiamo acquisito l’IVRI.

La famiglia Basile ha scelto di entrare direttamente nel Consiglio di Amministrazione: lei, in particolare, vestirà i panni del Presidente del CdA. Insomma, avete scelto di “metterci la faccia”, oltre al denaro. Perché?

Perché conosciamo il settore della vigilanza privata e del trasporto valori da quattro generazioni. Conosciamo nel profondo le dinamiche di questo mercato, le sue potenzialità e le sue criticità, i nodi e le opportunità di business che ci offre. E conosciamo anche il “mestiere” a tutti i livelli di servizio. Non siamo numeri, sigle, operazioni finanziarie, scatole cinesi: siamo imprenditori e da imprenditori abbiamo scelto di esporci in prima persona.

Il Gruppo IVRI deve avviare un imponente piano di rientro con le banche creditrici. L’acquisizione imporrà dunque un piano di risanamento, e la parola “risanamento” ahinoi spesso si traduce in tagli lineari.
Questo preoccupa non poco le gpg

Stiamo mettendo a punto un imponente piano di efficientamento e di restyling aziendale, da operarsi però sull’intero corpo IVRI, nella sua interezza e a tutti i livelli strutturali ed operativi. Se intende chiedermi se il “risanamento” porterà a licenziamenti indiscriminati di guardie giurate, la risposta è no: intendiamo salvaguardare al massimo i livelli occupazionali. Occorrerà naturalmente risolvere le sovrapposizioni di personale in alcune aree geografiche coperte da entrambi i Gruppi già prima dell’acquisizione, ma anche in quei casi faremo il possibile per salvaguardare i lavoratori e le loro famiglie.

La nascita di questo nuovo Gruppo potrebbe anche rompere i già precari equilibri associativi di categoria, visto che il Gruppo Basile è associato Federsicurezza, mentre IVRI è confluita in Assiv.
Da che parte penderà il nuovo gruppo?

Non intendiamo “rompere alcun equilibrio”; al contrario puntiamo a restaurare un equilibrio – anche associativo – di cui questo settore ormai da troppo tempo difetta. La nostra idea di equilibrio punta ad una sinergia generale che dovrebbe coinvolgere in prima linea l’area associativa. Crediamo sia giunto il tempo di fare sistema: se vogliamo competere con i colleghi europei, dobbiamo cominciare a fare gioco di squadra. Ed un gruppo leader che sceglie di mantenersi in posizione di equilibrio associativo può essere un buon inizio.

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