Se dentro al Parlamento si è a lungo gridato “onestà”, davanti al Parlamento il 27 Marzo scorso si è gridato “dignità”. Sono state le guardie giurate a chiedere attenzione e rispetto della categoria in una manifestazione firmata AGRI – Associazione delle Guardie Riunite Italiane. Il vertice dell’Associazione, Massimo Raffi, ha chiesto l’apertura di un’interrogazione parlamentare a modifica dell’attuale riforma, ritenuta insoddisfacente, ed a contrasto dello sconfinamento di altre figure professionali nell’ambito di competenza delle guardie giurate.Le aziende (private ma anche pubbliche) rimpiazzano infatti spesso le guardie giurate con “custodi in divisa”, che pagano 4 euro l’ora senza straordinari o indennità – spiega Raffi in una nota. Oltre al rischio cui si trovano esposte figure non addestrate nè equipaggiate, la stessa sicurezza del paese viene danneggiata da queste pratiche. E’ quindi essenziale – secondo AGRI – rinnovare il contratto collettivo nazionale con un giusto aumento del profilo remunerativo (ciò che non è avvenuto nell’ultimo rinnovo, in pejus, del contratto siglato dalle rappresentanze sindacali di categoria).
L’On. Gianni Tonelli (Lega), sceso in piazza per incontrare i manifestanti, si è detto favorevole alle iniziative – anche di protesta – volte a restaurare la sicurezza in Italia, sia pubblica che privata. Alcune questioni, ha ricordato Tonelli, sono sintetizzate in un’interpellanza parlamentare che tratta anche la parte contrattuale: occorrerà comporre le richieste di parte datoriale con quelle dei lavoratori.
In piazza si è parlato di bodycam a tutela degli operatori, ma anche delle problematiche correlate ad orari di lavoro insostenibili (ed estremamente pericolosi per chi indossa un’arma), come pure della sfera di applicazione della legittima difesa, attualmente oggetto di riforma, che dovrebbe riguardare non solo le forze dell’ordine ma anche le guardie giurate nello svolgimento delle proprie funzioni. L’On. Tonelli ha specificato che quando si parla di domicilio personale e professionale, dove agiscono non solo le forze di Polizia ma anche le guardie particolari giurate, anche queste ultime devono essere protette dalla legittima difesa mentre tutelano i patrimoni.
L’incontro si è concluso con la promessa di parte politica di valutare tutte le strade percorribili (amministrative e legislative) per sostenere il comparto.