Mille occhi (delle guardie giurate) sul territorio per la sicurezza pubblica e urbana

21 Feb 2022

di Ilaria Garaffoni

Torna il Protocollo Mille Occhi sulle Città, esempio virtuoso di collaborazione pubblico-privato che riconosce una funzione sociale alla vigilanza privata, ipotizzando l’impiego di guardie giurate quali “occhi vigili ed addestrati” sul territorio, in grado di osservare e raccogliere informazioni che possano rivelarsi di interesse per le forze di polizia, in termini sia di prevenzione che di repressione dei reati, come pure per la polizia municipale in materia di sicurezza urbana.

Magari, nel firmare protocolli che riconoscono (senza pagarlo, ça va sans dire) un ruolo “pubblico” alle guardie e ne esaltano il ruolo sussidiario rispetto alle forze pubbliche, il ministero potrebbe forse dire due parole sul ruolo, altrettanto latamente “pubblico”, che svolgevano le guardie giurate al poligrafico, soppiantate oggi dalla guardia di finanza.

Ma bando alle polemiche: torniamo al protocollo Mille Occhi sulle città.
Sottoscritto dal Ministero dell’Interno, dall’ANCI e dalle Associazioni del settore vigilanza e sicurezza privata più rappresentative (ANIVP, ASSIV, UNIV), il Protocollo 2022 è accompagnato da una nota illustrativa del Gabinetto del Ministro, che indica le modalità operative per la messa a terra del progetto.
Ai Prefetti spetta individuare gli Istituti di Vigilanza Privata, anche non aderenti alle Associazioni firmatarie, che si candidino per aderire al progetto (che resta sempre su base volontaristica e a costo zero per le Istituzioni coinvolte). Ai Questori spetta definire puntualmente le attività richieste alle guardie giurate, sulle base delle convenzioni adottate a livello provinciale. Di interesse, il ruolo del Prefetto nella definizione di specifiche attività formative, che saranno curate da agenti di polizia e municipale, per le gpg deputate a svolgere queste delicate funzioni di osservazione. In proposito si specifica che le attività di raccolta di informazioni sul campo devono essere svolte nel rispetto delle normative privacy e che le imprese devono individuare un unico e sicuro punto di contatto con Polizia e Municipali per garantire una tempestiva trasmissione di dati e notizie di interesse.

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