Proseguono le trattative per il rinnovo del CCNL Vigilanza Privata e Servizi fiduciari, che si applica ai circa 70mila addetti del comparto dei servizi. I sindacati Filcams-CGIL, FIsascat-CISL e Uiltucs-UIL, pur apprezzando l’analisi svolta sulla sfera di applicazione del contratto, su permessi e congedi, salute e sicurezza, previdenza complementare e assistenza sanitaria integrativa, ribadiscono la necessità di giungere ad un rinnovo contrattuale in tempi rapidi. Sul tavolo, il tema del Cambio d’appalto con una convergenza di massima, anche se alcuni aspetti vanno dettagliati. I sindacati chiedono però che si cominci ad affrontare la questione salariale ed economica nei prossimi incontri di settembre – quando sarà possibile effettuare una prima analisi sugli effetti della pandemia nel comparto sicurezza privata.
Il tema salariale non è infatti più rimandabile, se si intende restituire ai lavoratori del settore un po’ di dignità e dare delle risposte che sono ormai in stallo da oltre 55 mesi.
Sul tema salariale, in una sentenza pubblicata a Marzo 2020 il Tribunale di Milano ribadisce che la retribuzione del lavoro fiduciario prevista dal CCNL non è compatibile con l’art. 36 della Costituzione, che sancisce il diritto di ciascun lavoratore ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa.
Covid o non covid, sul tema salariale ci sarà quindi molto da discutere.