Innovazione sembra essere la parola d’ordine al tavolo del rinnovo del contratto collettivo del settore vigilanza privata e sicurezza. I sindacati confederali Filcams-CGIL , Fisascat-UIL e Uiltucs-UIL, seduti nuovamente allo stesso tavolo dopo anni di frizioni, hanno infatti sottolineato l’importanza del contratto quale strumento centrale di regolazione del settore, ma anche la necessità di rinnovarne i contenuti per aderire ai nuovi scenari che l’evoluzione normativa, e lo stesso mercato, hanno aperto negli ultimi anni. Per essere strumento di competitività, il contratto deve infatti fotografare un mercato – e con esso la pletora di soggetti che vi operano – aderente all’oggi: da qui l’apertura della sfera applicativa del contratto anche ad altre figure che, a vario titolo, appartengono alla filiera della sicurezza. Parliamo di attività comunque strettamente riconducibili alla gestione della sicurezza e che dovranno godere di un quadro applicativo unitario all’interno del quale distinguere ciascuna mansione per specificità.Altro tema centrale della discussione è stato quello della rappresentanza. Un tema purtroppo storico per il settore, ma che di recente ha visto un boom di sedicenti contratti collettivi siglati da parti sociali spesso irrilevanti per il comparto. Contratti che – inutile specificarlo – generano dumping e scarse tutele per i lavoratori.
Il prossimo appuntamento è fissato per il 17 gennaio 2017, con nuovi approfondimenti.
Rinnovo CCNL Vigilanza privata: tutti d’accordo sul rinnovamento
di Ilaria Garaffoni