Sofferenza e profondo disagio dei lavoratori e dei loro nuclei familiari: è passato troppo tempo dalla scadenza del CCNL per Dipendenti da Istituti e Imprese della Vigilanza Privata e dei Servizi Fiduciari e ancora non si è visto nessun incremento salariale, a dispetto degli Accordi Interconfederali firmati dalle parti sedute al tavolo negoziale. Queste le motivazioni dello sciopero generale indetto dalle Organizzazioni Sindacali Filcams -CGIL, Fisascat – CISL e Uiltucs – UIL per venerdì 4 maggio 2018.
La mobilitazione è attivata per l’intero turno lavorativo dalle ore 00.00 alle ore 24.00.
Attenzione!
Per gli addetti ai servizi di controllo in ambito aeroportuale, lo sciopero riguarda solo le prime 4 ore del primo turno di lavoro della giornata.
Sono 70mila i lavoratori della vigilanza privata e dei servizi fiduciari in attesa del rinnovo del contratto scaduto nel 2015.
«Lo sciopero generale della categoria – si legge in un comunicato sindacale unitario – è l’unico ed estremo atto di contrasto alle posizioni delle associazioni datoriali volte a ridurre drasticamente diritti e garanzie attualmente previsti dal contratto nazionale di lavoro». Le tre sigle stigmatizzano le proposte delle associazioni datoriali di settore «sull’ estensione a 45 ore dell’orario normale di lavoro per le guardie particolari giurate impiegate nei servizi di vigilanza fissa, sull’abbattimento della durata oraria settimanale minima del part-time, sull’implementazione delle tipizzazioni di licenziamento per giusta causa, sulla riduzione del periodo di comporto utile ai fini della conservazione del posto di lavoro, sulla compressione delle modalità di fruizione dei permessi della legge 104/92 ed sul superamento della copertura economica dei primi tre giorni di assenze per malattia che, se si affermassero, – affondano i sindacati – spoglierebbero lavoratrici e lavoratori di tutele, garanzie e diritti conquistati a prezzo di sacrifici, lotte e mobilitazioni».