ROMA – Attenzione! In una nota di Fisascat – Cisl si legge che lo sciopero “ai sensi della legge 146/90 e della regolamentazione conseguente, ferme restando le intese a livello aziendale per le prestazioni indispensabili, consisterà in una giornata di astensione dal lavoro per tutti i dipendenti da istituti di vigilanza privata da attuarsi l’8 ottobre 2010; per gli addetti ai servizi di sicurezza aeroportuale – sempre in ossequio alla disciplina dell’esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali del trasporto aereo – l’astensione sarà di 4 ore. Il turno notturno sciopererà a partire dalle ore 22 del giorno 8 ottobre”. Ma allora cosa succederà alle guardie giurate che sciopereranno (vedi nota Filcams – Cgil a questo link) a partire dalle 22 del giorno 7 ottobre? Non subiranno delle ritorsioni datoriali?
L’abbiamo chiesto a Vincenzo Dell’Orefice, Segretario Nazionale Fisascat – Cisl.
Segretario dell’Orefice, c’è molta confusione: qualcuno sciopera il 7, qualcuno l’8 ottobre. Vogliamo chiarire una buona volta le modalità di questa protesta?
“In tutte le comunicazioni formali abbiamo indicato chiaramente che lo sciopero dei dipendenti da istituti di vigilanza privata si attuerà con l’astensione dal lavoro per ciascun turno del giorno 8 ottobre; chi sciopera, quindi, si astiene dal lavoro per l’intero turno. Siccome l’organizzazione del lavoro più diffusa fra gli istituti di vigilanza è strutturata su quattro gambe (primo turno – o del mattino, che solitamente parte dalle ore 6.00 centrale – con inizio dalle ore 8.00; secondo turno – o del pomeriggio, che parte mediamente alle 14.00, e terzo turno – cioè notturno, che parte dalle ore 22.00), è chiaro che l’astensione dal lavoro va collocata nelle suddette fasce orarie del giorno 8 ottobre. Quanto detto vale, naturalmente, per la generalità della categoria, ferme restando le pattuizioni raggiunte a livello aziendale per garantire i servizi essenziali ed escluse le GPG adibite a servizi di sicurezza aeroportuale, che sciopereranno per 4 ore complessive nell’arco della giornata e, comunque, non nelle fasce orarie 7.00/10.00 e 18.00/21.00. Come sempre è stato in occasione delle mobilitazioni che abbiamo promosso in passato, anche questa volta, per ottimizzare la partecipazione allo sciopero e nel rigoroso rispetto dei termini di preavviso previsti dalla legge, laddove le nostre strutture territoriali avessero stabilito che il terzo turno – sulla base della prevalenza oraria della prestazione – debba scioperare dalle 22 del giorno prima, cioè del 7 ottobre, certamente avranno provveduto ad informarne per tempo lavoratori, associazioni o istituti; quindi, chi fa il turno notturno e non ha ricevuto nessuna comunicazione (in assemblea piuttosto che dai comunicati sindacali) circa la diversa modalità, sciopererà dalle ore 22.00 del giorno 8 ottobre, perchè questo è il terzo turno della giornata lavorativa”.
Allora possono stare tranquille le guardie che cominciano lo sciopero stasera alle 22 o rischiano una lettera di richiamo?
“Ripeto: nei territori in cui sono state concordate modalità differenti per effettuare lo sciopero del turno notturno, debitamente comunicate alle associazioni datoriali o agli istituti, la mobilitazione avverrà in quella modalità; laddove, e sono la maggior parte dei territori, nulla è stato stabilito e – lo sottolineo per l’ennesima volta – comunicato ad associazioni ed istituti col congruo preavviso, il terzo turno sciopererà dalle ore 22.00 del giorno 8 ottobre”.
Tutto chiaro adesso? Buon sciopero!