Cresce la domanda e cominciano a cadere dei tabù finora ritenuti insormontabili. Il Comune di Trieste ha ad esempio autorizzato le guardie giurate a vigilare sui giochi per bambini nei parchi cittadini, in affiancamento a Polizia Locale e altre forze dell’ordine. Altro punto caldissimo – in tutti sensi – è l’attività di vigilanza negli stabilimenti balneari e nelle spiagge libere, visto che le linee guida del Governo prevedono severi distanziamenti e controllo degli accessi all’ingresso degli stabilimenti e “suggeriscono” la presenza di “steward di spiaggia” e di “addetti alla sorveglianza” nelle spiagge libere per garantire distanziamenti, corretto posizionamento degli ombrelloni e dovute sanificazioni. Anche i mercaticomunali possono essere nuovo terreno d’azione per la vigilanza privata.
Mentre dunque cominciano a prendere forma nuove possibili convenzioni con la vigilanza privata, sulle coste cagliaritane si rigetta però in blocco l’idea di controllare gli accessi alle spiagge libere attraverso l’impiego di guardie giurate. “L’ipotesi di limitare gli accessi nell’arenile libero con prenotazioni o dei ticket di ingresso, seppur risponda all’esigenza di evitare gli assembramenti che d’estate si vedono in aree frequentate come il Poetto, non è stata ben recepita dai residenti, che la vedrebbero più come una nuova tassa in capo ai bagnanti” – spiega Angelo Mancini, titolare di Freedom Security e Delegato per la Regione Sardegna di UNIV.
“Non si può peraltro negare che i punti di accesso alle spiagge libere lungo la costa siano assai spesso ‘presidiati’ da posteggiatori abusivi. La ‘tassa’, quindi, c’è già per i bagnanti, solo che non finisce nell’erario comunale, ma nelle mani di faccendieri senza scrupoli o di persone senza alternative. Prevedere invece un servizio che risponda alle linee guida per la sicurezza nazionale, che regoli e certifichi gli ingressi con personale qualificato, oltre a garantire un gettito regolare alle casse comunali, distrarrebbe dalla criminalità alcuni soggetti. Il nostro Istituto di vigilanza sarebbe disposto ad assumere, ovviamente in presenza di tutti i presupposti di legge, delle guardie giurate e degli addetti alla sicurezza – e non per il solo tempo di un’estate – se il servizio di controllo dell’arenile libero e in concessione ci venisse concesso“.
Altra area dove la vigilanza potrebbe essere d’aiuto in ottemperanza all’ultimo DPCM e alle Ordinanze Regionale e Locali è – prosegue Angelo Mancini – “l’impiego di GPG, in ausilio alla Polizia Locale e alle FF.OO., nei mercati comunali per l’attività di controllo dei varchi, la verifica del perimetro dell’area mercatale e il contingentamento degli accessi che, lo ramento, è a cura dell’organizzazione titolare della concessione di suolo pubblico.”