Ex Eutelia, aggressione ai lavoratori che occupano l’azienda

11 Nov 2009

di Ilaria Garaffoni

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ROMA (10 novembre) – Una ventina di lavoratori dell’Agile (la ex Eutelia) che aveva occupato per protesta alcuni locali della sede della società in via Bona al Tiburtino sono stati aggrediti stamani all’alba da una decina di uomini, guidati dall’ex amministratore delegato dell’azienda, Samuele Landi. L’azienda si è dichiarata estranea ai fatti. I lavoratori dal 28 ottobre scorso occupano la sede della società – che fornisce consulenza nel trattamento di dati sensibili ad enti pubblici come Banca d’Italia e ministero dell’Interno – per opporsi al licenziamento di 1.192 dipendenti su 1.880 e protestare contro il prolungato mancato pagamento dello stipendio. La squadraccia, intorno alle 5.10, dopo aver forzato il cancello con i piedi di porco, ha cercato di mandare via gli operai.

Gli uomini, spacciandosi per poliziotti, hanno quindi chiesto i documenti ai lavoratori, minacciandoli e impedendo loro di muoversi. «L’immediato arrivo delle forze dell’ordine – dice una nota della Fiom – chiamate dai lavoratori, ha evitato il peggio visto l’atteggiamento violento e arrogante di questi loschi personaggi».

L’azienda si dichiara estranea ai fatti. «In riferimento ai fatti verificatisi questa mattina presso gli uffici di via Bona a Roma, appresi dalla stampa e dai quali Eutelia si dichiara estranea, si ritiene comunque doveroso rappresentare come essi siano il deprecabile epilogo di una situazione gravissima che è andata esasperandosi ogni giorno di più e che Eutelia ha più volte segnalato alle autorità competenti. Da oltre dieci giorni, infatti, alcuni dipendenti della società Agile Srl, anch’essa con uffici nello stesso edificio di Via Bona, stanno impedendo di fatto l’accesso ai locali dell’intero stabile». Così una nota di Eutelia. «Eutelia – prosegue – ha più volte evidenziato alla pubblica autorità competente, come ai suoi dipendenti e tecnici venisse negato l’accesso alla propria postazione di lavoro: peraltro, nello stabile sono presenti aree riservate gestite da Eutelia e sottoposte alla sua responsabilità, abilitate alla tutela di informazioni classificate. Sempre nello stabile è presente un NOC (Network Operation System) la cui impossibilità ad operare direttamente nella sede aggiunge ulteriori rischi di interruzione di pubblico servizio. Auspichiamo tutti che questa situazione estremamente critica, che non ha nulla a che vedere con una pacifica occupazione, e che rischia di minare irreparabilmente situazioni lavorative di aziende estranee come la scrivente Eutelia, possa trovare presto una soluzione positiva per tutti».

Samuele Landi precisa. «Oggi 10 novembre 2009, il sottoscritto si è recato nella sede romana di Eutelia, per accompagnare il servizio di portineria appositamente contrattualizzato. Ero comunque consapevole della possibile occupazione, che avrebbe dovuto però terminare il giorno precedente in seguito ad ulteriore manifestazione e pagamento degli stipendi arretrati, da parte dei datori di lavoro di Omega ai dimostranti. Tentando di entrare nelle sede di proprietà di Eutelia, usando le normali chiavi, ho trovato la porta principale legata con fil di ferro, che ho provveduto personalmente a rimuovere. All’interno, con mia sorpresa, ho trovato a dormire su brandine, marchiate “Protezione Civile”, e relativa cucina da campo, circa 12-15 soggetti di cui uno solo mi risulta fosse dipendente Agile/Omega, mentre gli altri erano estranei pure a questa azienda, probabilmente appartenenti a centri sociali. Invitandoli a dirmi chi fossero ed ad uscire, si sono rifiutati e quindi abbiamo provveduto ad allertare le forze dell’ordine senza però alcun contatto fisico con questi loschi figuri, salvo un vano tentativo di aggressione nei miei confronti. Preciso che mai né io né gli altri collaboratori, si sono presentati come Poliziotti o Carabinieri».

I sindacalisti della Fiom descrivono l’assalto come una irruzione «di tipo squadrista», fatta da uomini armati di piede di porco che si sono spacciati per poliziotti. Alessandra Garnicella, una lavoratrice della società, parla di «40 minuti di vero e proprio panico». «I lavoratori sono stati radunati in un angolo e minacciati anche con dei piedi di porco dalle guardie private che all’inizio si sono spacciate per poliziotti, l’amministratore delegato invece aveva il volto incappucciato – ha spiegato Fabrizio Potetti, coordinatore Fiom dell’Eutelia. Le persone che componevano il presidio sono state strattonate, poi una parte delle guardie private si è introdotta negli uffici, non sappiamo per fare cosa, hanno divelto anche alcune porte». Con i lavoratori era presente all’interno dello stabilimento Eutelia anche una troupe della Rai che ha filmato l’irruzione.

Il 17 novembre si terrà uno sciopero di tutto il gruppo Omega, a cui fa capo la ex Eutelia, con manifestazione a Roma» per protestare contro il mancato pagamento da tre mesi degli stipendi di tutti i dipendenti del gruppo. Lo ha annunciato la segretaria confederale della Cgil, Susanna Camusso.

«Presentato esposto al commissariato». «L’amministratore delegato di Eutelia Spa, S.L., alla guida di un manipolo di 15 uomini è penetrato nei locali di Eutelia questa mattina intorno alle ore 5.00. L’azienda è in stato di assemblea permanente, perché i lavoratori non percepiscono le retribuzioni dal mese di luglio e perché Agile ha avviato una procedura per la collocazione in mobilità di circa 1.200 lavoratori, di cui 284 a Roma». Così in una nota Dario Turri, segretario generale della Uilm di Roma, che ha annunciato di aver presentato un esposto al Commissariato della polizia di San Basilio «dato che temiamo che i personaggi che si sono introdotti in azienda, minacciando i partecipanti del presidio a tutela dei beni aziendali, possano aver causato danni».

La Fim Cisl definisce inaccettabile l’irruzione che ha tentato di interrompere la loro legittima, pacifica e civile protesta. In una nota la Fim Cisl condanna duramente l’aggressione, esprime solidarietà ai lavoratori di Eutelia/Agile e chiede al ministero degli Interni di vigilare per garantire l’incolumità delle persone e le civili lotte sindacali che i lavoratori con il sostegno di Fim-Fiom-Uilm stanno svolgendo in tutte le sedi di Eutelia/Agile. La Fim Cisl chiede inoltre alla presidenza del Consiglio un immediato intervento in una vicenda ormai diventata ad alta tensione sociale, che si trascina da settimane e vede coinvolti oltre diecimila persone le cui prospettive di lavoro si fanno ogni giorno più flebili.

«Voglio esprimere la mia solidarietà e vicinanza ai lavoratori dell’Eutelia per l’aggressione subita questa notte. La crisi economica che sta investendo il nostro Paese sta mettendo a rischio milioni di posti di lavoro e non è di certo con la violenza e con le intimidazioni che si può pensare di far tacere le giuste rivendicazioni e le proteste pacifiche che i lavoratori organizzano». È quanto dichiara in una nota il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti. «L’amministrazione provinciale di Roma vigilerà affinché non si ripetano mai più episodi di questo tipo nei confronti di chi semplicemente difende il proprio diritto al lavoro».

«L’attacco violento da parte dell’azienda nei confronti dei lavoratori per cacciarli dal sito produttivo mostra il volto violento dell’imprenditoria – ha detto Claudio Di Bernardino, segretario generale della Cgil di Roma e Lazio. La Cgil chiede l’intervento immediato della presidenza del Consiglio dei ministri affinché convochi un tavolo per risolvere con un vero piano industriale la vertenza Eutelia e il dramma occupazionale dei suoi dipendenti».

«L’aggressione ai lavoratori della sede romana di Eutelia, che hanno dato vita a una occupazione per difendere il proprio posto di lavoro, è un grave episodio di violenza che dimostra come siano degenerati i rapporti sociali in questo Paese». È quanto dichiara in una nota l’assessore al Bilancio della Regione Lazio Luigi Nieri.

«L’aggressione ai lavoratori dell’Eutelia è un gesto vergognoso, ignobile e fascista». Lo dichiara in una nota la senatrice Patrizia Bugnano, capogruppo dell’IdV nelle commissioni Industria e Infortuni sul lavoro. «Nell’esprimere la nostra solidarietà ai lavoratori per la violenza subita questa notte ci auguriamo che i responsabili siano immediatamente perseguiti – prosegue – I diritti dei lavoratori non sono calpestabili; prendersela con chi protesta perché da mesi senza stipendio e rischia il posto di lavoro è da infami. Chiediamo al Governo di attivarsi immediatamente con un tavolo tecnico affinché sia trovata una soluzione, in tempi brevi, per la vertenza in atto che interessa migliaia di famiglie. Noi dell’Italia dei valori saremo sempre a fianco di chi lotta per evitare i licenziamenti».

Finocchiaro: imbarbarimento rapporti parti sociali. Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato, parla di «episodio di imbarbarimento dei rapporti tra le parti sociali contro il quale, visti anche i tempi di crisi economica, tutte le forze politiche devono sentirsi mobilitate». La Finocchiaro unendosi alla richiesta già avanzata dai senatori Roilo e Nerozzi chiede al governo di riferire sulla vicenda.

L’assessore all’Ambiente della Regione Lazio Filiberto Zaratti parla di «gesto intimidatorio gravissimo ai danni di persone già alle prese con un problema gravissimo, come il rischio di perdere il posto di lavoro e le cui responsabilità dovranno essere al più presto individuate e perseguite».Zaratti chiede che venga garantita «la stabilità occupazionale per i 1.500 lavoratori di Eutelia a rischio licenziamento, molti dei quali senza stipendio da mesi».

«Una giornata drammatica, vigileremo» ha affermato il presidente della Commissione provinciale Politiche del Lavoro e Responsabile Organizzazione del Pd di Roma Marco Miccoli il quale chiede che debba «intervenire direttamente la presidenza del consiglio dei Ministri per chiedere chiarezza sull’episodio, convocare le organizzazioni sindacali e trovare soluzione ad una vicenda che non può protrarsi ancora». Richiesta di fare chiarezza anche dal consigliere del Pd Fabrizio Panecaldo.

Fonte: www.ilmessaggero.it

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