Napoli, 26 ago (Il Velino Campania) – Il prefetto Pansa, insediatosi presso la prefettura di Napoli il 3 gennaio 2007, lascia la sede per altro incarico presso il ministero dell’Interno. Durante la sua permanenza a Napoli ad oggi si registra un complessivo calo della delittuosità, molto più sensibile se si raffrontano i dati 2008/2009 (–7,38 per cento) rispetto al 2008-2007 (-3,47 per cento). Analizzando inoltre i dati al 31 luglio scorso, il trend, in proiezione, alla fine dell’anno sarà ulteriormente positivo.
Le attività di contrasto poste in essere hanno in particolare consentito una diminuzione costante dei reati di natura predatoria, che, in passato, hanno costituito la nota più dolente dell’andamento criminale nella provincia. Dal 2007 al 2009 i furti nell’intera provincia da 75.242 sono diminuiti a 62.659 e al 31 luglio sono 31.354; le rapine da 12.077 a 8.362, al 31 luglio ne sono state denunciate 3.517; i furti con strappo da 4.372 a 2.677 e al 31 luglio denunciati 1.417, i furti in abitazione da 4.058 a 3.555, al 31 luglio denunciati 1.722. Quasi invariato il numero dei furti in esercizi commerciali da 2.883 a 2.881, al 31 luglio 1.652. Contestualmente è aumentato il numero complessivo degli arrestati e denunciati nella provincia che da 46.682 del 2007 sono passati a 68.259 del 2009, con punte di maggior rilievo di arresti e denunce per i reati connessi agli stupefacenti aumentati nella provincia da 4.036 nel 2007 a 4.257 nel 2009 e nel solo capoluogo nel periodo gennaio/luglio 2010 gli arrestati e denunciati sono già 2.022 contro i 1.782 nell’analogo periodo del 2009. Un significativo trend positivo si registra anche per il reato di associazione per delinquere (nel 2007, 630 arrestati e denunciati contro gli 847 del 2009).
Analogamente i risultati ottenuti evidenziano l’efficacia dell’azione di contrasto e repressione del reato di associazione di tipo mafioso, tant’è che nel periodo gennaio/luglio 2010 sono stati arrestati e denunciati in provincia 392 a fronte dei 332 nello stesso periodo del 2009. La lettura dei dati statistici relativi ai reati riconducibili alla criminalità organizzata evidenzia un decremento anche degli stessi. Il numero crescente e cospicuo di arresti di esponenti di spicco della criminalità organizzata, con il contestuale sequestro dei loro patrimoni, succedutisi negli ultimi tre anni e raggiungendo un valore veramente elevato, hanno determinato un abbassamento notevole dei conflitti tra i clan con riduzione significativa degli omicidi di camorra (81 nel 2007, 41 sia nel 2008 che nel 2009, 8 al 31 luglio 2010).
Per contrastare la capacità della criminalità organizzata d’ingerenza nei circuiti economici e produttivi, sono state avviate una serie di iniziative finalizzate a creare una cornice di sicurezza partecipata ed integrata con le forze economiche e sociali locali attraverso la sottoscrizione dei protocolli di legalità sugli appalti pubblici, per lo sviluppo locale in sicurezza e legalità, antiracket ed antiusura con le associazioni del settore commerciale e imprenditoriale. È stata altresì promossa la costituzione della stazione unica appaltante in sei comuni della provincia, (Torre Annunziata, Castellammare di Stabia, Casalnuovo di Napoli, Arzano, Nola e Grumo Nevano). Dal 2007 sono state istruite 123 istanze per l’accesso al fondo antiracket ed erogati, nell’ultimo anno in tempi reali, complessivamente benefici per circa 4,5 milioni di euro. Fondamentale il contributo offerto dalle associazioni antiracket, 17 iscritte all’albo prefettizio, anche sul piano giudiziario con la costituzione di parte civile. In materia di prevenzione antimafia dal 2007 a tutt’oggi sono stati adottati, anche per effetto del protocollo di legalità sottoscritto nell’agosto del 2007, 111 provvedimenti interdittivi, di cui 12 cosiddetti atipici.
Il monitoraggio dell’attività gestionale degli enti locali, dal 2007 a oggi, è continuato ad essere al centro dell’attenzione della prefettura di Napoli, allo scopo principale di per prevenire ingerenze criminali. In tale ambito sono stati sciolti quattro consigli comunali per infiltrazioni camorriste, mentre per l’impossibilità del funzionamento degli organi, a seguito di dimissioni del sindaco o di consiglieri, sono stati sottoposti a gestione straordinaria 21 comuni e un consorzio cimiteriale. Parimenti intensa è stata l’attività di controllo nel settore degli istituti di vigilanza privata, con l’adozione di 11 provvedimenti di revoca di autorizzazioni ex art 134 Tulps e 49 decreti di incameramento della cauzione. L’intero procedimento decisionale relativo al sistema sanzionatorio amministrativo di competenza della prefettura ha subito una profonda trasformazione con l’introduzione di una gestione informatizzata dei ricorsi avverso i verbali di contravvenzione alle violazione al codice della strada, con un incremento della capacità decisoria nel 2009, rispetto al 2007, di circa il 50 per cento.
Fonte: ilvelino.it