Vigilanza privata resa da guardie giurate autonome: possibile, ed esente IVA

ivaL‘esenzione Iva prevista dal DPR 633/72, art. 10, n. 26, modificato dal D.L. 953/82, ricomprende – anche od esclusivamente – le prestazioni di servizi di vigilanza e custodia erogate dagli istituti di vigilanza privata?
Questa la domanda rivolta dal ricorrente ai giudici della Cassazione. Ebbene, secondo gli Ermellini l’esenzione è limitata alle prestazioni rese dalle guardie particolari giurate ai privati ed agli enti in qualità di lavoratori autonomi, mentre non spetta in relazione alle prestazioni fornite, quand’anche a mezzo di guardie giurate, dagli Istituti di vigilanza privata. Cioè l’esenzione IVA  spetta per le sole prestazioni effettuate da persone fisiche a favore di enti pubblici, altri enti collettivi e privati.
Ma quando mai una guardia giurata può operare come lavoratore autonomo senza vincoli di subordinazione?

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Decreto del Fare: niente responsabilità solidale per l’IVA nel contratto di subappalto

ROMA – Importanti modifiche in materia di appalto e responsabilità solidale all’interno del Decreto del Fare, in vigore dallo scorso 22 giugno, con notevoli riflessi anche per la vigilanza privata.
Sono stati infatti eliminati dalla responsabilità solidale tra appaltatore e subappaltatore i versamenti dell’IVA dovuta in relazione al contratto di subappalto, conservandola solo per le ritenute fiscali sui redditi di lavoro dipendente.

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Appalti e responsabilità solidale: nella vigilanza privata è un macello

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Chi sa cos’è la responsabilità solidale alzi la mano.
Tecnicamente si riferisce alla solidarietà del Committente con l’Appaltatore (e ciascuno dei Subappaltatori) entro due anni dalla cessazione dell’appalto. La materia è stata oggetto di riforma da parte del Decreto Sviluppo n. 83/2012, che pone in capo al Committente (e Appaltatore) l’obbligo di farsi rilasciare dai “soggetti a valle” delle certificazioni attestanti la regolarità degli adempimenti fiscali e IVA collegati all’appalto. Solo tali certificazioni permetteranno a chi ha prestato i servizi per conto del cliente di essere pagati. Cosa c’entra con la vigilanza privata? C’entra perchè queste disposizioni, nate per l’edilizia, si applicano tout court anche in un settore – come il nostro – che ha volumi di singola fattura microbici rispetto agli appalti edili.
Risultato? Blocco dei pagamenti in entrata e un aggravio di costi amministrativi.

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Lavoro notturno e tassazione al 10%…decide il datore di lavoro

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ROMA – L’agenzia delle Entrate, su iniziativa dell’ASSIV, ha rilasciato un parere in merito alla possibile applicazione dell’imposta sostitutiva del 10% nella vigilanza privata relativamente a:

– prestazioni di lavoro svolte nella giornata di riposo settimanale;
– prestazioni di lavoro in orario notturno e relativa indennità;
– prestazioni di lavoro straordinario e relativa maggiorazione per esigenze di servizio;
permessi non fruiti banca delle ore; permessi non fruiti annuali;
– prestazioni di lavoro svolte nei giorni di festività.

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Vigilanza privata di notte = pensionamento anticipato

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E’ stato pubblicato in G.U. il D. Lgs n. 67/2011 (“Accesso anticipato al pensionamento per gli addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti”.

Clicca qui per scaricare il D. Lgs n. 67 del 21/04/2011 – lavori usuranti/notturno – pensionamento anticipato

Scattano quindi i promessi tre anni di pensionamento anticipato per chi svolge mansioni usuranti – vigilanza inclusa, nella sua accezione di lavoro notturno. Per farlo, occorre presentare domanda di prepensionamento entro il 30/09/2011 (se la guardia giurata ha già maturato i requisiti o se li maturerà entro il 31/12/2011), oppure entro il 1° marzo dell’anno di maturazione, se i requisiti vengano maturati a decorrere dal 01/01/2012.

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