Due casi eclatanti di assalti armati a portavalori solamente nella prima settimana dell’anno. Colpi da manuale, portati a compimento con ruspe, kalashnikov e mezzi dati alle fiamme: una storia che si ripete, e che porta FederSicurezza a richiedere un incontro urgente ai vertici dell’Amministrazione dell’Interno, in persona del Ministro Salvini e del Sottosegretario Molteni.
Questi episodi – secondo il Presidente di FederSicurezza Luigi Gabriele – “non possono non imporre una riflessione, che da anni sollecitiamo, sull’evidente scollamento tra un’Amministrazione iper-presente sotto il profilo della normazione, controllo e anche repressione degli operatori del comparto, ma che dall’altra parte latita rispetto ai gravi fatti di cronaca che, come sempre accade, sono gli unici a far accendere i riflettori sul nostro settore. Il servizio di scorta e trasporto valori, e l’esclusività dell’affidamento dello stesso ai nostri operatori, implicano responsabilità troppo spesso sminuite, date per scontate e deprezzate, tanto sotto il profilo del valore sociale quanto del valore economico”.
Federsicureza chiede che “la stessa Amministrazione, che a rigore ci impone sempre maggiori oneri di formazione e l’osservanza di prescrizioni sempre più numerose e stringenti, ci garantisca al contempo le condizioni indispensabili per poter svolgere serenamente il nostro delicato e insostituibile ruolo di sicurezza complementare” – conclude Luigi Gabriele.
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