A Cassina de’ Pecchi sbarcano le guardie armate arruolate dal Comune. Altro che ronde, la nuova frontiera della sicurezza fai-da-te arriva dalla giunta guidata da un sindaco leghista. A vegliare sui 12mila abitanti ci penseranno gli uomini della Gpe, un istituto di vigilanza privato. A stanziare la metà dei 18mila euro necessari a garantire il servizio è stata la Provincia. E scoppia la polemica.
La decisione è stata presa nella riunione della giunta provinciale di ieri mattina, su richiesta dell´assessore alla Sicurezza e polizia provinciale Stefano Bolognini. All´assessore, capodelegazione in giunta della Lega, si era rivolto il sindaco della cittadina, il leghista Claudio D´Amico, chiedendo alla Provincia un contributo «anche solo parziale». Che l´idea la riassume senza giri di parole così: «I clandestini, arrivati in grande numero, hanno infarcito la delinquenza locale. Vogliamo sicurezza e questa è la strada più breve per ottenerla». In realtà i numeri della microcriminalità sono nella norma, fanno sapere le forze dell´ordine.
Non è così per D´Amico, che non potendosi permettere di ampliare l´organico della polizia locale è ricorso ai vigilantes. In macchina, di notte, batteranno centro e periferia palmo a palmo. Come prescrive la legge potranno intervenire solo di fronte a un reato. Per il resto, dovranno limitarsi a segnalare «movimenti sospetti». Il servizio durerà fino alla fine dell´anno. Poi bisognerà trovare altri fondi. «In estate abbiamo sperimentato le “ronde” per un mese. I risultati sono stati ottimi. Sono stati sventati almeno quattro furti. Ora speriamo che arrivi anche la collaborazione dei cittadini», dice il sindaco. «Non è questa la strada per rendere la città più vivibile», replicano dall´opposizione di centrosinistra.
Dall´altra parte, la giunta di Cassina insiste nel cavalcare il tema della sicurezza come «un bene da cui non si può prescindere». Il sindaco, per difendere il suo territorio capolinea della linea Verde del metrò, ha anche deciso di aumentare le telecamere di videosorveglianza. E presto tutti gli edifici comunali saranno dotati di antifurti collegati alle centrale operativa delle guardie giurate.
Fonte: http://milano.repubblica.